“Chi dice donna dice danno”?
Nella maggior parte dei casi no.
Chi mi conosce lo sa che sono pro donne, che le ammiro, le stimo, le difendo e le proteggo.
Ma le eccezioni alla regola ci sono sempre! E ahimè più di una!
Questo corona virus ci sta facendo scoprire cose che non avremmo mai pensato.
Forse nelle difficoltà il vero carattere, i veri sentimenti escono fuori e la saggezza antica nei suoi detti non sbaglia mai…
Vado al sodo: alcuni paesi del nord Europa e La sig Merkel non cedono gli eurobond soprannominati Coronabond. Una sorta di finanziamento, un prestito garantito da tutti i paesi della Comunità Europea nei confronti dei paesi più sofferenti e bisognosi.
Ora, se vogliamo spendere due parole sulla Germania e ricordare così, due cosucce di storia, loro hanno in ordine: provocato due guerre mondiali, sterminato un popolo nelle camere a gas, messo al potere un esaltato con i baffetti che ha saputo instillare dentro ognuno di loro l’idea di superiorità.
E questa ancora prevale. Si sentono ancora superiori agli altri. Sono esterrefatta. Ma a pensarci, dopo la seconda guerra mondiale se la comunità europea avesse ragionato come i tedeschi oggi, chiedendo i reali danni di guerra, loro ora probabilmente non si troverebbero nella posizione economica privilegiata che hanno.
L’ Italia è praticamente sola in quella che prima credevamo fosse una comunità appunto quella europea. Cosa significa comunità? Beh, l’origine della parola indica un insieme di persone che insieme lottano per il bene comune. Siamo molto lontani dal termine: insieme.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
E ancora vogliamo spendere due parole sulla presidentessa del Mes? Ursula von der Leyen.
Il Mes è il fondo salva stati che dovrebbe appunto salvare gli stati in situazioni di emergenza come questa. Salvò la Grecia negli anni passati.
Sappiamo bene che con noi non si è comportato come ci aspettavamo e che solo quando l’ emergenza si è estesa ad altri stati allora si è attivato tutto il motore.
Perché? Perché l’ Europa ci volta le spalle. Ci stanno aiutando allo stato attuale Cina, Russia, Cuba e Albania. Stiamo ricevendo solidarietà da questi paesi e non dalla Francia o dalla Germania.
Ricapitoliamo come si stanno comportando tutti: il presidente francese ha chiuso tutto da mezzanotte e il giorno dopo ha invitato i cittadini ad andare a votare nonostante i 6500 contagi, la cancelliera Merkel annuncia un probabile contagio che coinvolgerà la popolazione senza prendere grossi provvedimenti, il primo ministro inglese annuncia che i cittadini dovranno abituarsi a perdere i loro cari e parla di una immunità di gregge, Sanchez chiude tutto solo quando scopre che la moglie è positiva al tampone mentre i contagiati sono già moltissimi, Trump si rifiuta di fare il tampone, poi dichiara lo stato di emergenza e via la fila non solo davanti ai supermercati ma ai negozi di armi.
Questa storia finirà sì e si porterà dietro tutto l’amaro che stiamo mandando giù.
Cambierà ogni dinamica tranne una: l’orgoglio di essere italiani.
Di essere umani.
Non compriamo prodotti di importazione nordeuropea.
Compriamo italiano!
Viva l’Italia.
Evviva gli italiani!
Stefania Pascali