Dialogo tra Luigi e Stefania. Correva l’anno 2014
L -Vieni, Stefania andiamo alla festa di San Vitale!
S -Che cos’è?
L -Ah, è una tradizione della mia città. Non possiamo non andare!
S -E che si fa?
L -Durante l’anno la parrocchia raccoglie le offerte per questo giorno. È qualcosa a cui ci si prepara dall’inverno. C’è la sfilata dei “carri”, trattori addobbati a festa che girano per tutta la città. Sono pieni di fiori e sopra ci sono, il più delle volte, i nonni con i nipotini ma anche famiglie, padri e figli.
La cosiddetta “sfilata delle some”, celebra la festa del nostro patrono, sopra i trattori si portano sacchi di farina che servono per impastare taralli che la sera verranno benedetti ma la cosa più tradizionale sono le “sagnitelle”
S -Ah fate la lasagna?
L -No no, le sagnitelle è un tipo di pasta prettamente abruzzese, sono lunghe strisce di pasta, appunto, tagliate a pezzi, cucinate col sugo di pomodoro e offerte alla popolazione in piazza. È una grande festa!
S -Cioè tutti mangiano le sagnitelle in piazza?
L -Sì, ci sono le nonne generalmente che qualche giorno prima impastano quintali di pasta e poi la preparazione vera e propria inizia dalla mattina presto quando, con l’aiuto di volontari, si allestiscono fuochi e si mettono sopra pentoloni enormi, si fa bollire quel centinaio di litri di acqua si buttano le sagne e si distribuiscono a tutti!
S -Wow!
L -Sì, allora, dobbiamo prendere un tavolo e delle sedie e andare a sistemarci nel piazzale di fronte la scuola elementare di via De Vito.
S -Mangiamo lì?
L -Sì, tutti si portano sedie e imbandiscono tavolate enormi. Amici, parenti, tutti. Si porta da bere. Si fa una lunga fila per un piatto di sagne e poi si mangiano in piazza insieme a tutti gli altri!
Si condivide il cibo ma anche musica, canzoni e risate. È sempre bel tempo e si sta al sole da mezzogiorno alle 17. Anche i bambini escono prima da scuola. È una festa.
Una festa grande. Per celebrare San Vitale il nostro patrono.
Questo è quello che mi disse Luigi il primo anno che venni a San Salvo.
Era tutto vero, ed io non avevo mai assistito a niente del genere.
Un’intera comunità unita nella celebrazione di un santo.
Non vogliamo ripeterci nel dire che questo è un anno strano, ci adeguiamo alle norme, ovviamente la festa non si farà e dispiace davvero a tutti.
Ma non mancano su fb foto di molti che lo celebrano ugualmente. Mamme, papà e bambini impegnati nella realizzazione della pasta. Perché la tradizione è importante. E’ un valore che bisogna trasmettere!
È un modo per sentirsi insieme anche se distanti.
L’anno prossimo celebreremo e sarà la festa più bella ed intensa di tutti i tempi.
Buon San Vitale a tutti!
Auguri a chi porta questo nome!
Buon appetito con le sagne ed i taralli.
Evviva San Salvo!
Evviva i sansalvesi!
Stefania e Luigi!