E’ nei momenti duri che si vede la solidarietà.
Non avevamo dubbi sul fatto che gli italiani avessero un cuore grande.
Riflettevo sull’incipit del nostro inno nazionale:
Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta, dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa.
Rifletto sulla nostra penisola, sul suo comportamento, sui suoi modi, sulla mediazione che sta usando in queste difficili trattative con la Ue. E mi dico che siamo sempre i migliori. Non solo siamo la nazione più bella del mondo ma ci stiamo dimostrando la nazione migliore del mondo.
Abbiamo un sistema sanitario pubblico che preferisce saturarsi, inventarsi nuovi spazi, allestiamo navi da crociera, costruiamo ospedali da campo che servono come terapie intensive in due settimane. Facciamo bandi per reclutare infermieri e medici i quali ricoprono turni di lavoro massacranti per assistere tutti e non rimandare a casa nessuno.
Quante volte ho avuto il sogno di una vita “americana”. Anche i primi tempi del matrimonio, con Luigi, si paventava l’idea di andare in America, in cerca di chissà quale fortuna.
Quella stessa America, oggi governata da un uomo molto ricco, forse troppo ( mi domando se un uomo così ricco possa essere alla guida di un paese ma del resto lo hanno votato e questo è), dicevo governata dal Sig. Trump, quell’America avanguardista, tecnologica, affollatissima e oggi senza scrupoli, che non si fa problemi ad uccidere un ragazzo di 16 anni perché senza assicurazione. Il giovane è stato rifiutato al pronto soccorso. Sappiamo infatti che negli Usa chi non ha un’assicurazione privata, muore.
E muore davvero. Non a chiacchiere. Il ragazzo, sappiamo dai tg, è arrivato in reparto ormai in condizioni critiche. Non si sa se l’episodio sia l’ennesimo caso di covi-19, fatto sta che virus o non virus, quel figlio non c’è più.
Abbiamo ancora il coraggio di criticare l’Italia? L’Italia che ha deciso di salvare tutti e non di “abituarci a perdere i nostri familiari” come invece ha detto qualche altro ministro britannico.
Saremo caciaroni, ci sarà anche la mafia ma il cuore, il nostro cuore lo mettiamo dappertutto. Ci stiamo comportando davvero bene in questa emergenza. Conte è serio, equilibrato, pacato. Sta affrontando la pandemia nel modo più auspicabile. Per fortuna che c’è lui al governo!
Sicuramente c’è a chi non piacerà, ma è sempre facile criticare comodamente seduti sul divano di casa.
Grazie Italia e grazie Italiani!
A tal proposito, non mancano i bei gesti di solidarietà da parte dei cittadini nei confronti di altri cittadini. E’ bello sapere di poter contare sull’affetto di gente che aiuta chi ne ha bisogno. Penso ai cesti solidali ( cartoni con dentro viveri e una scritta: se puoi metti, se non puoi prendi).
Ci auguriamo di non dimenticarci mai questa fratellanza così come scrisse il grande Mameli componendo quello che è diventato il nostro canto.
Stefania Pascali