“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”

Il “Giorno della Memoria”, istituito in Italia con la legge 211 del 20 luglio 2000, viene celebrato per ricordare il 27 gennaio 1945, giorno in cui l’esercito sovietico entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, scoprendone e rivelandone al mondo l’orrore. Viene celebrato per ricordare la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani deportati nei campi di concentramento, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati (così recita l’articolo 1 della legge). La liberazione del campo avvenne il 27 gennaio del 1945 ad opera delle unita’ dell’Armata Rossa guidate dal maresciallo Ivan Konev che, dopo aver sfondato sul Fronte ucraino, marciavano ormai vittoriose in direzione di Berlino. Sul territorio del lager nel 1947 fu quindi fondato un Museo memoriale e nel 1979 Auschwitz-Birkenau e’ stato iscritto come luogo di memoria nell’elenco dei siti tutelati come patrimonio mondiale dell’Unesco.
In occasione del “Giorno della Memoria” sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa.

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare”.

Queste le parole di Primo Levi in Se questo è un uomo scritto nel 1946, a pochi mesi di distanza dalla liberazione dal lager e dopo un avventuroso e drammatico rientro che lo stesso autore ha narrato ne La tregua (1963). Ogni luogo, ogni evento, ogni personaggio narrati sono stati presi direttamente dall’esperienza vissuta.

Lo scopo è far sapere ciò che è accaduto nei campi di concentramento perché non si ripetano gli errori del passato, benché ricordare sia doloroso soprattutto per chi è stato protagonista di una storia tanto atroce.

Serena Colecchia

Foto:  Jasenovac holocaust memorial, jasenovac, Croatia by Majkl Velner on Unsplash