Oltre 40 anni dopo l’ufficializzazione dall’Onu della Giornata Internazionale delle donne, ma il Women’s Day era nato molti anni prima con le operaie manifestanti a New York nel 1857, anche se l’origine si fa risalire all’8 marzo 1909 in cui centinaia di operaie morirono in un incendio nella fabbrica tessile ‘Cotton and Cotton’ in cui lavoravano a New York , l’8 marzo è ancora una data importante, simbolica, significativa, e anche nell’emergenza di questi giorni, va festeggiata.
L’8 marzo è una data viva e lo dimostrano, se ce ne fosse bisogno, le centinaia di manifestazioni in tutto il mondo, dalla sfilata delle donne sopravvissute agli attacchi di acido in India, ai cortei del network internazionale Non Una di Meno e lo Sciopero Globale delle Donne.
Perchè si regala una mimosa?
L’usanza di regalare una mimosa andrebbe ricondotta a Teresa Noce, Rita Montagnana e soprattutto Teresa Mattei la quale, dopo aver saputo che Luigi Longo aveva l’intenzione di farle omaggio di un mazzo di violette per la Giornata della Donna, chiese un fiore più diffuso nelle campagne. Da allora nacque quindi l’usanza di scegliere la mimosa.
Ma nonostante le lotte sociali per i pari diritti e l’uguaglianza, il 90% delle persone ha ancora pregiudizi nei confronti delle donne, anche le donne stesse.
Nella nostra società, che pure corre ai tempi della tecnologia, una vera parità tra uomo e donna deve ancora realizzarsi. La donna è ancora “oggetto” (di attenzioni sessuali), complice anche la rappresentazione che ne danno i media. Il divario tuttora esistente tra i due sessi ci viene ricordato costantemente anche dai dati sull’occupazione femminile: il tasso resta comunque di quasi 20 punti percentuali inferiore a quello degli uomini (67%). Va ancora peggio se consideriamo quante donne con figli possono fare carriera o quante ricoprono ruoli di vertice. La famiglia, infatti, ancora oggi frena l’ascesa delle donne sul luogo di lavoro.
E poi c’è la violenza di cui le donne sono spesso vittime: in Italia, secondo dati Istat, sono quasi nove milioni le donne che hanno subito una qualche forma di molestia o maltrattamento nel corso della vita. Oltre 100 le donne uccise ogni anno.
Importanti i traguardi raggiunti finora ma altrettanto importanti quelli ancora da raggiungere. L’auspicio è che cresca sempre più la consapevolezza dell’importanza delle donne in ogni ambito del vivere civile. Forti e indispensabili, le donne sono la parte più bella della nostra vita.
E tu domani festeggerai la festa della donna? Se ti va raccontami cosa farai.