Più passano i giorni più ci accorgiamo che quello che credevamo fosse terrorismo mediatico non lo era poi così tanto.

La paura trasmessa attraverso i media non è così infondata. Il contagio c’è ed è evidente. Ogni ora ormai le notizie di chi si è ammalato o addirittura è deceduto causa coronavirus non cessano di arrivare. Si sta in casa. Scuole chiuse in tutta Italia, eventi annullati, spettacoli, mostre, giochi sportivi realizzati a porte chiuse. Si è costretti a stare in casa, figli compresi.

Ci si inventa i modi più disparati per non annoiarsi. Si pensa al futuro, un po’ preoccupati soprattutto chi ha attività indipendenti. L’angoscia cresce. La confusione dilaga.

Adesso più che mai bisogna attivarsi, non disperarsi, trovare modi alternativi di lavorare. Re-inventarsi, di nuovo per l’ennesima volta. Ora la resilienza deve essere più forte che mai.

Non lasciamoci abbattere. La storia è piena di bassi. Guerre, peste, colera. Ne abbiamo viste tante. Forse la nostra generazione è stata fortunata da questo punto di vista perché una crisi così grande non l’avevamo ancora subita. Piangersi addosso non serve. Resuscitare sì.

E’ il tempo della riflessione, del guardarsi dentro, dello stare con se stessi

Utilizziamo questo momento per stare in famiglia, trascorrere del buon tempo con i propri cari, fare torte, impastare pizze, godersi l’intimità della nostra casa. In un mondo che va sempre di fretta, questi momenti sono oro. Ci lamentiamo che lavoriamo troppo, che siamo stressati, che i nostri figli ci vedono poco. Ebbene, ora è il momento giusto per recuperare. Non facciamo in modo che i fatti prendano il sopravvento. Rimanere a casa, coccolare la tua famiglia, tua moglie o tuo marito, i bambini. Fare le pulizie di primavera, togliere la negatività che ci ha circondati fino ad oggi!

Non siamo soli. Siamo tutti nella stessa barca!

È il tempo di riscoprire la solidarietà, l’amicizia, l’amore. Quello vero, profondo. Non potremo abbracciare gli altri ma nella nostra casa invece diamo sfogo all’affettuosità, alla generosità dei baci, delle carezze e del riposo.

Chi può, lo faccia!

Accettate la sfida e Buon relax!

Stefania Pascali

 

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