Stamattina mi sono svegliata molto presto.
In casa c’è un bel silenzio, quello giusto per gustare un buon caffè e scrivere qualcosa che esce dal cuore.
Fuori è l’alba, ho la fortuna di avere un terrazzo che affaccia sul mare e vedo il sole, rosso, sorgere imponente e suggestivo sull’acqua. Sì, sono fortunata. Vivo al Sud.
Sono giorni intensi, ieri la liberazione e il 28 San Salvo si appresta a festeggiare il suo santo, Vitale. In tempi normali questi sarebbero stati giorni di stop lavorativo, di riposo, di festa.
Sì, sono fortunata. Al Sud ancora ci si ritrova in piazza, con le tipiche feste paesane. Quelle dove sono tutti felici e tu condividi cibo, sole e allegria.
E’ qualche giorno che non pubblico articoli perché ho avuto la necessità di meditare e metabolizzare alcune cose.
Durante un programma, il direttore di Libero, Feltri, ( non ho scritto Signor volutamente) ha recentemente dichiarato che i meridionali siano esseri inferiori.
Lo ha ribadito più volte nonostante il giornalista gli dicesse di non dire certe cavolate.
Ma lui, spavaldamente, ha continuato ad offenderci.
Beh, cosa c’è da rispondere? I post su fb impazzano, i giornalai hanno deciso di non vendere più la sua testata e così via.
La riflessione che voglio fare con voi oggi è questa: diciamo di dover combattere il razzismo verso gli stranieri ma siamo ancora lontani dal combattere la discriminazione verso gli italiani stessi. Quando qualcuno si permette di parlare a sproposito, ed ha un mezzo importante a disposizione come quello televisivo beh, ci fa pentire di aver donato a tutti la libertà di parola. E di pensiero. Non starò qui a vantare le meraviglie del sud. Il mare, il sole, il cibo e soprattutto la gente! La gente con un cuore grande così. È vero, di sicuro, non siamo perfetti ma chi lo è?
Sono del sud e me ne vanto perché i miei genitori, indefessi lavoratori, onesti e ligi, mi hanno insegnato il rispetto verso tutto e tutti.
Inoltre, da sempre, i migliori medici, i migliori professori universitari sono meridionali.
Cosa ha detto Feltri? È impazzito. Potrebbe specificare in cosa saremmo inferiori?
Che dici, Feltri, facciamo un passo indietro e chiediamo scusa? Magari pubblicamente?
Se dicessi: HO DETTO UNA MINCHIATA ( giusto per dirla all’uso siciliano) e mi pento! Può ESSERE CHE TI PERDONIAMO.
Di cosa precisamente ci vantiamo quando dichiariamo di aver guadagnato certe libertà? A cosa servono?
Abbiamo da poco festeggiato la liberazione dai nazi tedeschi e dai fascisti italiani ma ancora non ci siamo liberati dai cretini.
PS: Non me ne vogliano i nordici che adoro. E’ ovvio che non sono tutti cretini come è ovvio che al sud non siano tutti mafiosi. Ma Feltri lo ignora.
Stefania Pascali