Dobbiamo stare a casa, non c’è altro da fare. Ce lo stanno chiedendo in tutte le lingue. E’ l’unico modo per debellare questo virus il cui contagio sembra da film di fantascienza. Allora, se non ci rimane che stare in casa, cerchiamo di rendere il più possibile piacevole la permanenza. Devo dire poi che, a me, questa cosa di non poter uscire, questa nuova condizione che prima sembrava un sogno di molti e che poi si è rivelato un incubo per tutti, inizia a non pesarmi più anzi, addirittura inizio a prenderci gusto. Riscopro il rapporto con mio marito, ritrovo un ritmo lento, un equilibrio che prima era precario e che ora sembra cementarsi nella noia.

Ripeto a mio figlio che ” annoiarsi” è fondamentale e poi non lo so fare neanche io…

Invece adesso, grazie alla noia, trovo il mio tempo dell’ozio inteso proprio come momento di creazione, di costruzione. Mi piace sapere le cose e studiare anche se con i bambini piccoli è più difficile, la stanchezza a fine giornata si fa sentire, ma mi accorgo di quanto trovi soddisfazione quando mi interesso a qualcosa di culturale sia essa una notizia sul Covid-19 o una ricetta di cucina o un quadro di qualche artista sconosciuto e bravissimo. Faccio pulizia, tolgo la polvere, sistemo libri.

E proprio ieri mi sono imbattuta in uno scrittore di cui ho letto quasi tutto, Paulo Coelho e in un libro che ho adorato: Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto. Sembra davvero un segno del destino questo libro in cui l’autore vuole dirci che raramente ci rendiamo conto di essere circondati da ciò che è straordinario. I segnali di Dio ci indicano la strada, i miracoli avvengono ma noi non prestiamo attenzione a questo convinti di dover pregare solo con formule e regole. Non comprendiamo che il Signore si trova là dove lo lasciamo entrare. Dio entra dove c’è amore. E nell’amore non esistono regole. Quanto più amiamo, più non abbiamo paura di perdere nulla. Questo libro parla di questo abbandono. Amare, secondo Coelho significa comunicare con l’altro e scoprire in lui una particella di Dio. 

E’ quello che dobbiamo fare in questo periodo. Non uscire di casa per amore di noi stessi e del prossimo. Perché solo con l’amore e con la comunione di intenti, potremo sconfiggere questo male che oggi ci fa così paura.

Leggi di più

 

Stefania Pascali