Posti in cui sperimentare, ritrovare e riconoscere l’identità ovvero scoprire l’espressione culturale di altri. Chi può attivare questi posti? E’ questa la vera domanda, prima di chiedersi dove farlo. Una volontà comune o collettiva che modernamente nella sua massima espressione si chiama Stato, può agevolare un processo per restituire ai luoghi della cultura la dignità che meritano. Certo possono farlo con qualche difficoltà in più anche enti e associazioni ma pur sempre di azione collettiva si tratta. Certamente anche i luoghi stessi della cultura, forse non tutti ma alcuni, necessitano di “rimediare” il loro contenuto e messaggio per estenderne la fruizione e generare quella curiosità necessaria ad apprendere, conoscere e migliorarsi. Rimediare significa riproporre con altri media, format, piattaforme, materiali lo stesso contenuto. Un pò come in cucina quando si riesce ad innovare la ricetta della nonna e l’operazione riesce.

 

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