Oggi si celebra la Giornata Mondiale dei diritti dei bambini e i primi 30 anni di vita della convenzione che per la prima volta ha riconosciuto i bambini come aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici:
la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, adottata nel 1989 e ratificata in Italia il 27 maggio 1991.
Grazie all’adozione e ratifica di questo documento in quasi tutti i Paesi del mondo i bambini non solo godono dei diritti fondamentali, ma sono protetti e tutelati.
Sono quattro i principi fondamentali su cu si basa la convenzione:
a) Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
b) Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
c) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell’adolescente (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
d) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
Purtroppo, ancora oggi, non possiamo dire che tutti bambini hanno gli stessi diritti.
Ancora molti bambini vittime di discriminazioni
Ci sono ancora molti bambini e adolescenti, anche nel nostro Paese, che sono vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza e disagio.
Alcuni soffrono ancora la fame, la privazione degli affetti dei genitori e non frequentano la scuola.
In questi casi intervengono associazioni onlus come Telefono Azzurro o Save The Children.
Serena Colecchia
Foto Unsplash