Ci rivolgiamo agli amministratori delegati delle grandi catene dei supermercati e di tutti quei generi di cui abbiamo necessità.
Per favore non aumentate i prezzi!
qua la gente è sul lastrico, davvero non sappiamo come arrivare alla fine del mese. E per quanti mesi?Vi preghiamo di avere un po’ di coscienza.
Che fine faremo tutti?
E’ la domanda che milioni di italiani, titolari di piccole imprese, commercianti e partite Iva si stanno facendo in questi giorni.
Come faremo?
Chi non percepisce stipendio, chi ha dovuto bloccare la sua attività dolente o nolente, quanti mesi ancora dovrà stringere i denti?
Quante risorse personali dovremo mettere in campo per sopravvivere?
A chi andiamo a raccontarla?
Il governo dice di avere stanziato 25 miliardi di euro
per rilanciare l’economia e aiutare famiglie e imprese ma ancora non si sa bene come verranno distribuiti. Davvero si potrà dare una mano a tutti? Ci saranno preferenze? Ci sarà un ordine in base al quale qualcuno sarà più ” meritevole” di un altro a prendere un sussidio? nello specifico della nostra associazione, il settore spettacolo non è stato neanche menzionato. Perché ci devono andare di mezzo sempre ed esclusivamente coloro che hanno spirito imprenditoriale, che rischiano per il bene di tutti, che portano innovazione e bellezza. Lo Stato deve assolutamente tenere in considerazione tutti. Basta agevolazioni solo agli statali. Svolgiamo lavori altrettanto dignitosi noi che lavoriamo in proprio.
Nel frattempo leggiamo di scontrini assurdi in alcune farmacie dove le mascherine si pagano a peso d’oro perché c’è sempre chi deve speculare sulla pelle altrui. Sono uscita a comprare un po’ di frutta. La gente ha la mascherina e questo mi fa ben pensare al nostro senso di responsabilità. Ma in giro non c’è bella gente. Credo che non vorrò più uscire da sola. E se il terrore della malattia non bastasse, ora bisogna stare attenti agli atti di sciacallaggio, ai furti, agli scippi. La crisi è nera per tutti figuriamoci per chi non era onesto già prima.
La paura che si diffonde non è esclusivamente per un virus di cui non si riesce a trovare la cura ma per il futuro, per il lavoro, per i soldi che mancano.
Siamo in guerra?
Non so se siamo in guerra, di certo una cosa la riconosco: non mi sento libera.
Stefania Pascali