Sono settimane ormai che siamo costretti a stare in casa. Le ansie, le paure e la sospensione nella quale ci troviamo, permettono poca lucidità. Mi rendo conto che il tempo passa ed io sembro una biglia che fatica a trovare pace e pazienza. Il cervello va a mille. Si dorme poco e si cerca di lavorare anche se il lavoro non c’è. Eppure, se ci pensiamo, ” in tempi normali” questa era una condizione che sognavamo! Starsene a casetta, senza possibili sensi di colpa perché “non dipende da noi questa situazione!”
Invece no!
I sentimenti negativi degli ultimi giorni ti fanno sentire appeso, in una guerra dove i bombardamenti sono in testa e non per strada.
E i bambini? E la Tv?
In tutto questo marasma di confusione, si dimenticano i figli davanti alla tv o al telefono per poi riflettere la sera che “il bambino è stato tutto il giorno imbambolato davanti ad un cartone”.
E iniziano le paranoie perché si è sempre i soliti egoisti, credendo che le cose degli adulti, in questo momento, siano più importanti, convincendosi che va bene così “tanto che deve fare tutto il giorno?”
Invece no!
Da oggi mi riprometto di stare più attenta. Di trascorrere con mio figlio più tempo, di dedicargli quelle attenzioni attraverso un gioco pittorico, una lettura, un lavoretto manuale. Tutto ciò che non potrei fare se stessi lavorando.
Tra poco ci sarà la festa del papà…è un buon motivo per prendere qualche materiale e dare sfogo alla propria fantasia, disegnando, dipingendo, inventando una canzone o una poesia per il proprio papà!
Allora Forza!
TUTTI ALL’OPERA!
Stefania Pascali
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